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mercoledì 11 febbraio 2015

Anacardi... che?


Sono sincera, prima del passaggio a questa alimentazione, avrò sentito nominare la parola "Anacardi" forse una o due volte nella mia vita senza nemmeno soffermarmi più di tanto su cosa fossero realmente.
Dunque non sentitevi a disagio se anche a voi fa questo effetto, ora.
 
Ecco un estratto da grouper.it che ne spiega le caratteristiche principali anche in termini di valori nutrizionali:

anacardi3
 
"L’Anacardo, originario dell’Africa e del Sud America, è un frutto commercializzato e consumato ormai anche in Italia, seppur non ancora diffuso come le cugine arachidi.
Le sue benefiche virtù sono note fin dalle antiche civiltà che ne facevano largo uso.
E’ infatti un frutto secco ricco di fibre, Omega-3 e Omega-5, potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame e selenio. Ha inoltre un alto contenuto di vitamin
a C, B1, B2 e B5.
Inoltre aiutano:
Acido oleico : gli anacardi sono ricchi di grasso salutare per il cuore. Tre quarti del suo contenuto di grasso è costituito da acido grasso insaturo, acido oleico. L’acido oleico abbassa i livelli di trigliceridi, che è particolarmente utile per le persone con diabete.
Regola la pressione sanguigna: le carenze di magnesio possono portare ad un aumento della pressione sanguigna, crampi muscolari e spasmi muscolari. Questi spasmi sono spasmi del cuore e dei polmoni. Un 1/4 di tazza di anacardi contiene il 23 per cento del valore giornaliero consigliato di magnesio.
Antiossidante ferro: gli anacardi contengono il 38 per cento del valore giornaliero raccomandato di ferro. Essere carenti di ferro può portare a disturbi del cervello e scoppio dei vasi sanguigni. Avere una sufficiente quantità di ferro nella vostra dieta può prevenire questi eventi. Il ferro ha anche l’ulteriore vantaggio di eliminare i radicali liberi.
Proprietà nutritive: costituiti per il 46% da lipidi e ricchi di potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame e selenio. Visto il forte apporto calorico se ne consiglia un consumo modesto.
Calorie: 598kcal per 100 gr. di prodotto
Dose giornaliera consigliata: 30gr."
 
Dopo aver fatto un po' di doverosa e noiosa informazione, passiamo alle cose più goderecce: come ce li mangiamo?
Così, come fossero noccioline ma occhio perché uno tira l'altro e sono molto calorici come abbiamo visto, oppure aggiunti alle insalate per dare una nota croccante.
Ma la ricetta di cui parlerò oggi continua a far parte della "saga delle salsine" che ho cominciato e giuro, prima o poi finirò.
Lo "Spalmabile di anacardi" è chiamato così perché deve avere quella consistenza cremosa che vi inviterà ad afferrare un coltellino liscio dal vostro cassetto delle posate, vi costringerà a tagliare delle fette di pane o, se siete ad un livello avanzato vi preparerete i cracker raw ai semi di lino (non pretendiamo tanto dai!) e poi giù con un movimento di polso a spalmare avanti e indietro, fino a ricoprire tutta la superficie della vostra fetta ed infine, via alle danze, boccone dopo boccone, giù nella vostra beata panza!
 
Ingredienti:
200 gr di anacardi non salati (io li compro in una nota catena di discount)
2 cucchiai di succo di limone
1 cucchiaino di lievito alimentare in scaglie (facoltativo)
sale q.b.
acqua q.b.
olio evo q.b.
erbe aromatiche (facoltative, ad esempio a me piace anche così, in purezza)


Almeno 6 ore prima prendete i vostri anacardi e metteteli in una ciotola coperti con dell'acqua.
Vedrete che tenderanno a gonfiarsi diventando più morbidi.
Trascorso questo tempo, gettate l'acqua di ammollo.
Mettete gli ingredienti nel tritatutto o nel boccale del mixer tranne sale, acqua e olio che andranno dosati man mano secondo il vostro personale gusto.
Frullate fino ad ottenere una crema omogenea, se tutto va bene rimarrà bella liscia e oleosa, allora ringrazierete di avere un buon tritatutto e tenetevelo buono e caro.
A questo punto potete guarnire il vostro Spalmabile con erbe aromatiche fresche o secche, oppure assaporarlo nella sua semplicità e golosità.
E' uno di quei piatti che ci si mette davvero poco per prepararlo (ammollo escluso) e che sfata il mito che mangiare vegano voglia dire quasi essere a dieta e cibarsi di povere e tristi insalatine senza sapore.
Beh, cari miei, c'è da ricredersi.
Buon appetito!

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